Oste della Mal’Ora
L’idea nasce per gioco, o quasi.
Per telefono con il nostro amico Renzo Franceschini, sommelier in Terni e si concretizza nel piccolo retrobottega della sua enoteca.
Il nome crea una reazione a catena che in breve fa diventare la piccola osteria in un luogo di desiderio per nottambuli, artisti, avventurieri e ragazzacce. La forza del nome sta nell’innocente apostrofo che ne amplia il contenuto: oltre a imprecazione diventa malandrino e complice di suggestioni notturne.
Un po’ locanda e cenacolo, l’osteria è famosa non solo in Italia ed è punto di incontro e riferimento per una clientela autoselezionata non per censo ma per affinità elettive.